Covid-19/2025: Introduzione
Questa è l'introduzione al mio ultimo libro, l'aggiornamento di un saggio del 2021 dedicato alla Covid-19.
Premetto che sono un pro-vax ma a ragion veduta: lo attesta l’immagine in copertina che riproduce le pagine centrali del mio “Certificato internazionale di vaccinazione e rivaccinazione” (quello dei marinai giramondo, che a me serviva per registrare le vaccinazioni di quando ero un giramondo anch’io).
L’abitudine di preparare i miei viaggi anche sotto questo aspetto mi ha spinto, non appena furono annunciati, a documentarmi sui vaccini anti Covid-19 per decidere, a ragion veduta, se e con cosa farmi vaccinare, escludendo subito quelli a mRNA (il motivo lo spiego in §4.3.1, poco più di due pagine che invito a leggere già ora perché aiutano a capire tante cose), allargando poi l’interesse anche alla gestione della pandemia per farne uno dei casi di studio con cui descrivo il rapporto sempre difficile tra Fisica e Metafisica nel secondo1 e terzo libro2 della mia serie di saggi (questo è il quinto), come esempio dei limiti e dei rischi di un governo tecnico-scientifico della Società.3* Lasciando in questi ultimi solo l’essenziale, ho utilizzato il materiale raccolto per pubblicare un saggio anche sulla pandemia (il quarto della serie).4
A parte qualche dettaglio secondario, quel testo è inalterato dalla pubblicazione (ottobre 2021); pertanto, è una testimonianza di quanto era noto a 20 mesi dalla dichiarazione della pandemia (11/3/2020) ed a 10 dal lancio della campagna vaccinale (27/12/2020). Passati tre anni, ho iniziato a scrivere quest’aggiornamento che, con tante notizie nuove, per non ripetermi rimanda spesso al volume precedente, a dimostrazione che una “ricerca diligente” poteva svelare l’essenziale, fin da subito. Non è però necessario acquistarlo perché è disponibile on-line (https://books.google.it/books?id=ej1OEAAAQBAJ) e perché lo pubblico a puntate qui su substack (insieme a tutti gli altri miei libri). In verità, non è neppure necessario consultarlo, purché si prosegua nella lettura innanzitutto tenendo a mente tre degli ammonimenti di B.Russell di cent’anni fa nella prefazione:
lo Stato non siamo noi ma i burocrati ed i funzionari che lo amministrano;
tutto ciò che è scritto sui media è sempre più o meno falso; perciò, non bisogna mai far proprie le tesi che propongono se non c'è un buon motivo di crederle vere (cioè se non si sono soppesati tutti i fatti che le avvalorano);
la propaganda è un metodo di governo in tutti i paesi avanzati perché crea il consenso; perciò, chi è al potere disinforma per creare il consenso sulla sua agenda politica e continuare a governare.
E poi ponendosi “cinque” domande sulla gestione della pandemia:
i presupposti su cui le autorità politiche e sanitarie hanno sempre detto di basarsi erano verosimili e ben fondati scientificamente? Ne ricordo alcuni:
la Covid-19 era nuova per l’uomo; perciò, nessuno poteva esserne immune;
tutti, indipendentemente dall’età e dallo stato di salute, possono morire di Covid-19 in malo modo (intubati): questo suggerivano con i bollettini giornalieri di decessi e ricoveri nelle terapie intensive;
non ci sono cure per i contagiati, c’è solo la prevenzione vaccinale;
i vaccini sono efficaci e sicuri per tutti;
gli asintomatici sono i principali diffusori del contagio da cui la necessità
di vaccinarsi per prevenire il contagio, cominciando da chi ha frequenti rapporti con altri (insegnanti, operatori sanitari, forze dell’ordine…);
di lockdown, mascherine e distanziamento sociale per frenare i contagi;
i tamponi sono affidabili; pertanto, sul loro esito è legittimo ordinare lockdown ed isolamenti fiduciari;
ipotizzare la fuga della Covid-19 da un laboratorio è complottismo.
quali erano gli obiettivi dichiarati della campagna vaccinale? Ne ricordo tre:
conseguire l’immunità di gregge;
impedire alla Covid-19 di diventare endemica, debellandola;
c. alleggerire la pressione sul sistema sanitario.
gli obiettivi sono stati conseguiti?
le scelte di politica sanitaria sono state logiche o ideologiche, imparziali o partigiane, guidate da vera-scienza o da una pseudo-scienza?
quali lezioni possiamo apprendere da quanto è accaduto?
Buona lettura!
Covid-19: quando la terapia è peggio della malattia (Aggiornamento 2025) - Prefazione
[Ho conosciuto mimmo quando, al liceo, lesse per la prima volta il mio “L’ABC della relatività”. Da allora l’ho incontrato ancora, ogni volta che ha scelto i miei scritti perché, da cattolico, considera il mio atteggiamento “razionalista” (che lui invece chiama “scientista”) utile a mettere alla prova il suo atteggiamento “religioso” (che io invece dico…
Macrini, 2022. Macrini, D.: Credo nel metodo scientifico (non nella scienza, cioè agli scienziati)
Macrini, 2021. Macrini, D.: Accettare l’evidenza (il mondo che vorrei)
Tra i temi di questa serie di saggi c’è lo studio del rapporto tra le due parti della Filosofia, cioè tra
La Fisica fatta di Scienza (le discipline che cercano di rispondere alla domanda “come sembra funzionare il mondo?”) e di Tecnica (le discipline che invece si chiedono “come applico le scoperte della Scienza al mondo?”) e
La Metafisica (le discipline che indagano lo scopo ultimo delle attività umane chiedendosi “Perché la Realtà esiste invece che no?” e, già che esiste e ne siamo parte, si chiedono anche: “cosa dà un senso alle azioni ed alle imprese umane, personali e collettive?”, anche alla Scienza ed alla Tecnica, anche a noi stessi ed a come ci comportiamo, anche alle nostre comunità ed agli usi, costumi e leggi che ci diamo).
Ad es., in questo saggio indago lo scopo ultimo delle tecniche usate per gestire la pandemia quali la disinformazione, le norme ed i rimedi (mascherine, lockdown, vaccini…): era la salute pubblica o altro?
Macrini, 2021. Macrini, D.: Covid-19: quando la terapia è peggio della malattia