Covid-19: quando la terapia è peggio della malattia (Aggiornamento 2025) - Prefazione
Questa è la prefazione del mio ultimo libro che ho ricavato da un discorso di ...: la traduzione è mia, tra parentesi quadra ci sono i miei "adattamenti".
[Ho conosciuto mimmo quando, al liceo, lesse per la prima volta il mio “L’ABC della relatività”. Da allora l’ho incontrato ancora, ogni volta che ha scelto i miei scritti perché, da cattolico, considera il mio atteggiamento “razionalista” (che lui invece chiama “scientista”) utile a mettere alla prova il suo atteggiamento “religioso” (che io invece dico “superstizioso”). Forse è per questo che ritrovo tante mie idee nei suoi saggi. Ad es., sulla libertà di pensiero e dell’individuo, oggetto di un discorso che tenni un secolo fa, anticipando quanto sarebbe accaduto dopo di me, specie durante la pandemia, argomento di quest’altro suo saggio.]
A riguardo, […negli ultimi decenni] si sono fatti dei passi avanti, ma anche indietro: nuovi pericoli, diversi da quelli delle epoche passate, minacciano entrambi i tipi di libertà e, a meno che non si riesca a mobilitare un'opinione pubblica vigorosa e vigile in loro difesa, tra cent’anni ci sarà molto meno di entrambe. [E ricordate: cent’anni dopo di me, sono proprio i vostri anni!
… Ecco come e perché poteva accadere (ed è accaduto).]
È chiaro che la condizione più elementare affinché il pensiero sia libero è l'assenza di sanzioni legali quando si esprime un’opinione: nessun grande paese c’è ancora arrivato, sebbene la gran parte sia convinta del contrario.
[…Come avete imparato a vostre spese durante la pandemia, però,] oggigiorno le sanzioni legali sono il minore degli ostacoli. I due impedimenti più grandi sono le sanzioni economiche e la distorsione dei fatti:
è chiaro che il pensiero non è libero se esprimere certe opinioni rende impossibile guadagnarsi da vivere;
è altresì chiaro che il pensiero non è libero se, date due tesi contrapposte, tutti gli argomenti di una sono presentati sempre nel miglior modo possibile, mentre quelli dell'altra possono essere scoperti solo dopo una ricerca diligente[, come quella che è servita per scrivere questo saggio].
[…Insomma,] il pensiero è libero solo quando è sottoposto alla libera competizione. Vale a dire, quando tutti sono liberi di esporre il proprio punto di vista senza averne alcun vantaggio o svantaggio legale o pecuniario.
[… Per comprendere bene cosa intendo, dovete tenere a mente che, sfortunatamente,] nessun nostro convincimento può mai essere del tutto vero: in tutti c’è sempre qualche incertezza o errore [che può essere sfruttato per confonderci (ad es., ci sono molte buone ragioni a favore o contro affermazioni contrapposte come “i vaccini salvano” o “i vaccini uccidono”). Che fare? Beh,] il metodo per aumentare il grado di affidabilità dei nostri convincimenti è ben noto: ascoltare tutte le parti, cercare di accertare tutti i fatti rilevanti, verificare i propri pregiudizi confrontandosi con chi ha opinioni opposte ed essere sempre pronti a scartare qualsiasi ipotesi che si dimostrasse inadeguata. Questo metodo è praticato nella scienza [(non a caso è detto "metodo scientifico")] ed ha consentito di costruire il corpus della conoscenza scientifica. Ogni uomo di scienza (intellettualmente onesto) è pronto ad ammettere che ciò che passa per conoscenza scientifica oggi, richiederà sicuramente una correzione domani: […] nella scienza, il solo campo del sapere dove si possa trovare qualcosa che si avvicini ad una conoscenza vera, l'atteggiamento degli uomini è incerto e pieno di dubbi. [Un atteggiamento che mimmo riassume spesso in un modo che a me piace: Credo nel metodo scientifico, non nella scienza cioè negli scienziati perché incapaci e disonesti ci sono anche tra loro!]. In […] politica [parola dall'antico greco πολιτικά (politiká) che significa “arte di governare”], invece, sebbene non ci sia ancora nulla di paragonabile alla conoscenza scientifica, tutti [senza ragione] considerano legittimo non solo avere opinioni dogmatiche da sostenere infliggendo fame, galera e guerre, ma anche di essere protetti da ogni opposizione. [E questo sia ai miei tempi sia nei vostri].
[…] Perché c’è tanta irrazionalità nel mondo[?…] Questo seme di peccato originale intellettuale è nutrito e promosso in diversi modi. Soprattutto con l’istruzione, la propaganda ed il ricatto economico. Analizziamoli singolarmente.
(1) ISTRUZIONE. L'istruzione elementare, in tutti i paesi avanzati, è nelle mani dello Stato. [E proprio come] alcune delle cose insegnate sono false anche per i funzionari che le prescrivono, molte altre sono per lo meno dubbie per chiunque le esamini senza pregiudizi. L'insegnamento della storia […che ovunque racconta quella nazionale con un passato glorioso di cui essere degni], per es., lascia credere a bambini indifesi proposizioni assurde solo per renderli disposti [da adulti] a morire per difendere interessi di parte, pensando invece di combattere per la verità ed il diritto [(perché, per esempio, “Noi siamo il ‘Mondo Libero’!”). Perché lo fanno? Perché...] senza un sistema di menzogne ben costruito a partire dalle scuole elementari, sarebbe impossibile preservare almeno una parvenza di democrazia. […Quindi non dovrebbe sorprendere che] ci sia ancora chi pensa che uno Stato democratico sia indistinguibile dal suo popolo [: “Lo Stato siamo noi”, scaltramente ci insegnano e ci lasciano credere.] Questa è, però, solo un'illusione: lo Stato è, in realtà, un insieme di funzionari, ciascuno responsabile di qualcosa e che percepiscono redditi confortevoli finché lo status quo è preservato. L'unico cambiamento a cui forse aspirano è aumentare la burocrazia ed il potere dei burocrati [diventando, anno dopo anno, ciò che nel XXI secolo avete iniziato a chiamare “Deep State/Stato profondo” che agisce al di là della volontà popolare]. È, quindi, normale che sfruttino opportunità come l'esaltazione bellica [o qualsiasi altro tipo di emergenza (come una pandemia, per es.)] per ottenere poteri inquisitori su chi dipende da loro, incluso il diritto di infliggere la fame a qualsiasi subordinato [e concittadino] si opponga[, fino a promuovere l'intolleranza e la persecuzione nei loro confronti. Già, la tolleranza...].
[…] La tolleranza religiosa, in una certa misura, è stata conquistata perché per tanti la religione non è più importante come una volta. Ma in politica ed in economia, che ne hanno preso il posto, c'è una tendenza crescente alla persecuzione, che non è limitata ad una fazione politica: […] finché gli uomini continueranno ad essere fanaticamente convinti dell'importanza della politica, il libero pensiero sulle questioni politiche sarà impossibile, ed è grande il rischio che la limitazione della libertà si estenda anche ad altre questioni. [(com’è poi accaduto nella sanità con gli obblighi vaccinali)… Soprattutto perché] i funzionari responsabili dell'istruzione [non] desiderano che i giovani siano istruiti. […] L'istruzione dovrebbe infatti proporsi di:
insegnare nozioni definite: lettura e scrittura, lingua e matematica, etc.;
abituare le persone ad imparare ed a giudicare autonomamente.
Possiamo chiamare la prima “informazione”, la seconda “intelligenza” [dal latino Intelligentem “che discerne, apprezza”, participio presente di intelligere “capire, comprendere, arrivare a conoscere”.]
L'utilità dell'informazione è ammessa sia praticamente sia teoricamente: senza una popolazione alfabetizzata uno Stato moderno sarebbe impossibile. Invece, l'utilità dell'intelligenza è ammessa solo teoricamente, non praticamente: non si desidera che la gente comune pensi, perché si ritiene che chi pensa sia difficile da gestire causando difficoltà amministrative. Solo i guardiani, nel linguaggio di Platone, devono pensare; gli altri devono obbedire o seguire i leader come un gregge di pecore. Spesso inconsciamente, questa dottrina è sopravvissuta all'introduzione della democrazia politica e condiziona dalle fondamenta tutti i sistemi educativi nazionali. […]
(2) PROPAGANDA. [Come abbiamo visto,] i nostri sistemi educativi sfornano giovani capaci di leggere, ma non di soppesare i fatti per formarsi un'opinione indipendente. Sono così assaliti, per il resto della loro vita, da affermazioni volte a fargli credere ogni sorta di idea, anche la più assurda [… Del resto,] L'arte della propaganda, così com’è praticata dai politici e dai governi moderni [miei e vostri], deriva dall'arte della pubblicità: la psicologia deve molto ai pubblicitari. Ad es., una volta gran parte degli psicologi avrebbe probabilmente pensato che non si potesse convincere tanti dell'eccellenza di un prodotto semplicemente affermando, con enfasi, che è eccellente. L'esperienza dimostra, invece, che sbagliavano. […] La propaganda condotta con i mezzi che i pubblicitari hanno trovato efficaci, è uno dei metodi di governo praticati in tutti i paesi avanzati ed un modo per creare il consenso in democrazia. [Sia ai miei tempi che nei vostri, ovviamente.]
Due sono i mali della propaganda com’è praticata oggi:
si appella generalmente a cause irrazionali [(a sentimenti come il terrore, per esempio)] invece che ad argomentazioni ragionevoli;
offre un vantaggio ingiusto a chi, ricco o potente, può fare più pubblicità.
[…Ma] la differenza tra sentimento e ragione non è poi così netta come si potrebbe credere. Inoltre, [come abbiamo già visto,] un uomo intelligente potrebbe formulare argomentazioni sufficientemente razionali a favore di una qualsiasi tra due tesi opposte [perché] ci sono sempre buone ragioni da entrambe le parti di qualsiasi controversia. [Naturalmente,] si può facilmente obiettare a dichiarazioni palesemente errate, ma le dichiarazioni palesemente errate non sono necessarie. [Ad es.,] le semplici parole "Sapone Pera" affisse ovunque, pur non affermando nulla, spingono tanti ad acquistarlo. Se poi le si sostituissero con "Partito Laburista", tanto basterebbe per indurre milioni a votarlo, sebbene la pubblicità non ne rivendicasse alcun merito. Inoltre, se di due schieramenti uno [(ad es., quello de “i vaccini uccidono”)] avesse un milione da spendere in propaganda, mentre l'altro [(“i vaccini salvano”)] solo centomila, è ovvio che gli argomenti a favore dello schieramento più ricco diventerebbero più popolari di quelli del più povero, e quindi il primo si affermerebbe. Questa situazione è, ovviamente, amplificata quando uno schieramento è al governo. [… Quindi,] l'obiezione alla propaganda non è tanto verso i suoi appelli infondati, ma verso il vantaggio ingiusto che garantisce ai ricchi ed ai potenti [: esattamente quel che è accaduto durante la pandemia...]
(3) RICATTO ECONOMICO. […] La tendenza in atto ovunque l'industrializzazione è ben sviluppata, di cartelli e monopoli di controllare tutta l'industria, restringe progressivamente il numero di possibili datori di lavoro. Così sarà sempre più facile tenere liste di proscrizione per affamare chiunque non sia sottomesso alle grandi corporazioni [(si pensi a chi, nei vostri anni, è bandito dai social media perché si oppone alla narrazione dominante, spesso privandolo di una fonte di reddito)]. La crescita dei monopoli sta introducendo in America [e nel resto del mondo "libero"] molti dei mali del socialismo di Stato così com’è in Russia: dal punto di vista della libertà, non fa alcuna differenza che l’unico datore di lavoro possibile sia lo Stato o un cartello industriale. […] Pertanto, la salvaguardia della libertà è molto più difficile oggi [nei miei anni ed ancor più nei vostri,] di quanto non lo fosse nel XIX secolo, quando c’era ancora la libera concorrenza. Chiunque tiene alla libertà di pensiero e la affronta in modo completo e franco, si renderà conto dell'inapplicabilità di metodi che funzionavano abbastanza bene quando l'industrializzazione era ancora agli albori [(come, appunto, la libera concorrenza che diminuisce all’aumentare di alleanze, fusioni, cartelli e monopoli)].
[…Per concludere, come si promuovono la libertà di pensiero e la libertà dell'individuo? Promuovendo la tolleranza!]
Se si vuole la tolleranza nel mondo, una delle cose da insegnare a scuola dovrebbe essere l'abitudine a soppesare i fatti ed a non far proprie tesi che non c'è motivo di credere vere, chiunque sia a proporle. Ad es., dovrebbe essere insegnata l'arte di leggere i giornali [(i “media” per voi)]: il maestro di scuola dovrebbe individuare un evento che a suo tempo aveva suscitato profonde divisioni [(tipo l’origine naturale o in laboratorio del SARS-CoV-2)]; dovrebbe quindi leggere ai suoi alunni cosa scrivevano i giornali di entrambi gli schieramenti, e poi un resoconto imparziale di ciò che è realmente accaduto; dovrebbe mostrare come, anche da un resoconto parziale, un lettore esperto potrebbe dedurre ciò che è realmente accaduto; dovrebbe far loro capire, infine, che tutto ciò che è scritto sui giornali è sempre più o meno falso. Il cinismo scettico così appreso li renderebbe da adulti immuni a quei richiami a principi astratti [(tipo “vaccinarsi è un dovere: sottrarsi mette a rischio vite”)] con cui le persone perbene sono indotte ad appoggiare i piani dei furfanti. […] Uno dei freni principali all'intelligenza è[, infatti,] la credulità che può essere ridotta solo insegnando a riconoscere le forme di menzogna più diffuse. La credulità è un male più grande oggi di quanto non lo sia mai stato prima perché, grazie all'istruzione, spargere disinformazione [(o "fake news", come le chiamate da un po’)] è molto più facile oggi di quanto non lo fosse in passato: a causa della democrazia, per chi è al potere è sempre più importante disinformare [a scopo propagandistico per creare il consenso]. Da qui l'aumento della circolazione dei giornali. [(E già so che per questo tra voi c’è chi mi chiamerà “complottista”)]
Bertrand Russell, New York, 19221
[P.S.: Arrivederci all’ultimo capitolo!]
Covid-19/2025: Introduzione
Premetto che sono un pro-vax ma a ragion veduta: lo attesta l’immagine in copertina che riproduce le pagine centrali del mio “Certificato internazionale di vaccinazione e rivaccinazione” (quello dei marinai giramondo, che a me serviva per registrare le vaccinazioni di quando ero un giramondo anch’io).
Russell, 1922. Russell, B.: Free Thought and Official Propaganda (1922)
https://users.drew.edu/jlenz/br-free-thought.html (2/1/2025)